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In Italia ci sono circa 11 milioni di edifici cosiddetti energivori, ovvero grandi consumatori di energia, che si trovano in classe energetica F e G. Se tutti migliorassero di 3 la propria classe energetica, passando alle classi C e D, si dimezzerebbero sia il consumo di energia che l’emissione di CO2.
Sono i risultati della ricerca dell’ufficio studi Gabetti e Gabetti Lab, dedicata all’impatto economico ed energetico degli incentivi fiscali: Ecobonus, Sismabonus, Superbonus 110%.
Lo studio ha analizzato 138 condomini energivori:
- 85 hanno beneficiato del Superbonus 110%, avviando lavori per circa €90,5 milioni. Di questi, solo il 3% è stato effettivamente speso, mentre il 97% è stato ceduto come credito d’imposta.
- 53 hanno sfruttato l’Ecobonus 65%, avviando lavori per circa €40 milioni. Di questi, il 29% è stato effettivamente speso, mentre il 71% è stato ceduto come credito d’imposta.
Grazie agli interventi, si prevede che i condomini risparmieranno circa il 43% all’anno sulla bolletta del gas.
È importante notare che la percentuale teorica del bonus non sempre coincide con quella effettiva. Questo perché spesso i lavori sono così complessi da coinvolgere diversi bonus, oppure il loro costo supera i massimali previsti dalla legge.
Curiosità: secondo i risultati dell’ studio, il risparmio sulle emissioni di CO2 a livello italiano sarebbe di 80 milioni di tonnellate. Secondo un altro studio, realizzato dal Politecnico di Milano, per raggiungere l’obiettivo europeo 2030 di taglio delle emissioni sarà necessaria una riduzione di 94 milioni di tonnellate. La riqualificazione energetica gioca quindi un ruolo fondamentale nel futuro sostenibile del nostro Paese.
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Il Team Biasi